domenica 26 luglio 2015

Le lotterie

Le prime impronte certe del gioco del Lotto, come lo conosciamo oggi, risalgono intorno al 1734 a Venezia. Già all’inizio del XVI secolo, inoltre a Genova si eleggevano cinque senatori fra 120 cittadini del Consiglio utilizzando un’estrazione a sorte con tanto di bussolotti, corrispondendo per ciascuno un senatore. Quest’idea è nata da un genovese, Benedetto Gentile. Dopo questa prima fase, i proventi del gioco andavano in dono a ragazze povere e nubili sottoforma di dote per il matrimonio. Dal 1620 in poi il Lotto in Liguria venne disciplinato da una regolamento molto preciso. Nel resto d’Italia invece, il gioco del Lotto non era ben visto, perché considerato contrario all’etica. Anche nello Stato Pontificio il gioco fu bandito fortemente e per lungo tempo. Nel 1728 il Papa Benedetto arrivò addirittura a minacciare la scomunica per chiunque vi avesse preso parte. Papa Clemente XII 3 anni dopo lo approvò. Nel XVIII secolo il Lotto approda in paesi Europei che fino ad allora erano rimasti all’oscuro di tutto facendo la ricchezza di molti imprenditori italiani. Due tra i giochi più conosciuti sono la tombola e le lotterie istantanee conosciute come gratta-e-vinci

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