domenica 26 luglio 2015
Il gioco di ieri e oggi
I giochi d'azzardo sono in pratica gli stessi dagli albori dell'umanità. È il loro involucro
che si è trasformato nel corso del tempo. Certi giochi sono stati importanti nel
passato. Pensiamo ai dadi. Altri sono quasi scomparsi, come il gioco del faraone, o
la morra. Altri sono rimasti confinati nell'ambito familiare, come il giro del mondo o la
tombola. Solo la sua versione elettronica moderna, con i vari bonus casino e bonus scommesse online e con il bingo, sembra trovare masse
d’appassionati. Altri erano limitati a certi ceti sociali, come la roulette tra i ricchi. Altri
ancora sono tipici di certe civiltà e non di altre, come la ruota cinese della fortuna.
Las Vegas
Las Vegas è situata a nordovest
del Lago Mead a quattro
ore di macchina da Los
Angeles. Essa è posta al centro
di una zona di altopiano
desertici ed ha un clima caratterizzato
da inverni gradevoli
e estati torride.
Nicola Tosi – Mattia Bernasconi – Giuliano Poggi Pagina 13 di 15
Nel 1931 lo stato del Nevada legalizzò il gioco d’azzardo e semplificando le leggi
che lo regolamentavano. Questo provvedimento permise la realizzazione del primo
grande casinò Strip (El
Rancho, inaugurato nel
1941).
Nel 1946 grazie a notevoli
investimenti provenienti
da fuori città fu realizzato
un nuovo grande casinò
(Flamingo) che contrassegnò
lo stile di tutti i casinò
che nacquero in seguito
(grandiosità, lusso,
divertimenti a non finire destinati ad attirare il maggiore numero possibile di giocatori
e scommettitori). Questo fece si che a Las Vegas venne attirata anche una classe di
giocatori dalle limitate finanze che aumentò in modo considerevole in pochissimo
tempo.
Grazie all’avvento degli impianti di aria condizionata ed alle grandi riserve idriche
Las Vegas divenne in breve tempo una delle mete turistiche più popolari degli Stati
Uniti per frequentare i casino e utilizzare tutti i migliori bonus casino per convertirli in guadagni facili.
Negli ultimi anni la città di Las Vegas si è data da fare per proporsi come meta turistica
per famiglie; con la costruzione di parchi a tema all’interno degli alberghi al fine
di catturare il pubblico di ogni sorta.
Negli ultimi anni la città ha avuto un enorme sviluppo tanto che se si vuole visitare i
20 più grandi hotel al mondo 19 sono a Las Vegas, città che ogni anno attrae 33 milioni
di persone, guadagna 5.25 miliardi di dollari e più di 100000 coppie la scelgono
come luogo di nozze.
La moneta ufficiale della città è il dollaro statunitense e la lingua è l’inglese.
Las Vegas può essere relativamente cara, soprattutto per chi proprio non riesce a
resistere davanti ad una slot e ai tavoli da poker.
L'evoluzione
I giochi generalmente dopo essere nati sono arrivati fino ai giorni nostri. Ovviamente
non si può pensare che siano rimasti invariati.
Si può dire che il maggiore cambiamento è dovuto all’introduzione del gioco virtuale,
anche se non ha avuto i risultati sperati dai suoi creatori. Altra grande rivoluzione è
stata portata dalle slot machine, delle quali abbiamo già parlato.
Bisogna dire che giochi più recenti hanno portato cambiamenti principalmente nei
luoghi in cui si gioca. Con la nascita della roulette sono nate anche le prime “case da
gioco”. Nel 1700 divennero popolari le prime lotterie, che venivano sfruttate da re e
ministri per riuscire a coprire buchi di bilancio.
La stampa ha permesso di creare le carte che si diffusero molto rapidamente.
Le lotterie
Le prime impronte certe del gioco del Lotto,
come lo conosciamo oggi, risalgono intorno
al 1734 a Venezia.
Già all’inizio del XVI secolo, inoltre a Genova
si eleggevano cinque senatori fra 120
cittadini del Consiglio utilizzando
un’estrazione a sorte con tanto di bussolotti,
corrispondendo per ciascuno un senatore. Quest’idea è nata da un genovese, Benedetto
Gentile.
Dopo questa prima fase, i proventi del gioco andavano in dono a ragazze povere e
nubili sottoforma di dote per il matrimonio.
Dal 1620 in poi il Lotto in Liguria venne disciplinato da una regolamento molto preciso.
Nel resto d’Italia invece, il gioco del
Lotto non era ben visto, perché
considerato contrario all’etica.
Anche nello Stato Pontificio il gioco fu
bandito fortemente e per lungo tempo.
Nel 1728 il Papa Benedetto arrivò
addirittura a minacciare la scomunica
per chiunque vi avesse preso parte.
Papa Clemente XII 3 anni dopo lo
approvò.
Nel XVIII secolo il Lotto approda in paesi Europei che fino ad allora erano rimasti
all’oscuro di tutto facendo la ricchezza di molti imprenditori italiani.
Due tra i giochi più conosciuti sono la tombola e le lotterie istantanee conosciute
come gratta-e-vinci
Problemi del gioco
Il gioco d’azzardo patologico ha come caratteristica fondamentale un comportamento
persistente e ricorrente e che compromette le attività della persona.
Una persona che soffre di questa patologia, ha un disturbo del controllo degli impulsi.
Nella persona soggetta alla patologia, c’è un meccanismo inconscio che desidera
perdere in modo da sentirsi in seguito in colpa con sé stesso.
Queste persone solitamente hanno una scarsa autostima e si giudicano sovente in
modo negativo. In una popolazione adulta troviamo dall’1 al 3 % di persone con problemi relativi al
gioco patologico. Tra chi gioca regolarmente, solo il 2 % svilupperà problemi di
compulsione 5
al gioco.
Circa 1/3 dei giocatori problematici è una donna. Si passa da un gioco “normale” ad
un gioco eccessivo più o meno in 3 o 4 anni.
In questi ultimi anni è possibile farsi escludere di propria volontà o essere escluso
dal casinò stesso allo scopo di non rovinarsi ulteriormente sia sul piano finanziario
sia su quello psicologico.
Inoltre le conseguenze più importanti di un giocatore problematico sono:
ÿ la presenza in casa di un individuo emotivamente morto
ÿ l’incapacità di assumersi responsabilità
ÿ il disprezzo e lo scherno di amici e conoscenti
ÿ le umiliazioni
ÿ la solitudine
ÿ i sensi di colpa
ÿ eventuali problemi con la giustizia (truffe, furti, rapine, estorsioni, ecc.)
ÿ pressioni da parte dei creditori (spesso strozzini: creditori che concedono in prestito
ingenti somme di denaro con la richiesta di un interesse spropositato).
Oltre a questi problemi c’è quello del possibile coinvolgimento del partner in una dipendenza
o in uno stato depressivo.
In effetti la possibilità che il partner cominci a sua volta ad avere problemi patologici
inerenti al gioco d’azzardo compulsivo è di molto superiore alla norma.
Le scommesse del tempo
Si poteva scommettere di tutto a partire dal denaro, alla casa, sino alla vita stessa.
Generalmente per scommettere c’erano tre aspetti da osservare:
- rendersi conto che si mette in palio qualcosa di valore.
- una volta scommesso non ci si può tirare indietro.
- Il risultato è basato sul caso, quindi non c’è possibilità di vincita sicura.
Principalmente si scommetteva e si scommette tuttora il denaro.
Questo accade perché esso rappresenta un aspetto centrale dell’esperienza umana.
Il denaro però ha anche un valore metaforico, immaginario, perché è lo strumento
per acquistare anche l’impossibile.
Molta gente si è rovinata per via del gioco d’azzardo, addirittura Diogene, filosofo
greco, riferisce che Socrate, altro filosofo greco, fosse finito sul lastrico a causa del
gioco eccessivo.
Il baro
Il baro ha cominciato a esistere sicuramente
quando ha cominciato a esistere
il gioco.
Barare significa imbrogliare, infrangere
le regole. È sicuramente il modo
più veloce per guadagnare, ma anche
il più pericoloso. C’erano pene
severissime previste per i bari che
andavano dalla semplice sanzione,
sino all’impiccagione.
C’erano vari modi e vari giochi in cui
barare, ma i principali erano quelli
con le carte.
Per nascondere gli assi nella manica e sfruttarli bastava avere un po’ di destrezza.
Il baro è ancora oggi considerato illegale.
C’erano persone che lo facevano come “professione” e riuscivano ad arricchirsi in
poco tempo.
Grecia e Roma
Già tra i Greci troviamo i primi segni di gioco
d’azzardo utilizzato in modo eccessivo.
All’epoca dei Romani, il gioco era proibito per ragioni
di ordine pubblico; la sera però le bettole romane
chiudevano e si trasformavano in bische 1
.
1
Luogo nel quale si gioca d’azzardo clandestinamente
Nicola Tosi – Mattia Bernasconi – Giuliano Poggi Pagina 2 di 15
Era però legale scommettere. Si puntavano i
sesterzi 2
sulle corse di bighe3
e di quadrighe.
Queste corse provocavano vere e proprie
sommosse. Inoltre davano origine a private
disperazioni causate dalla perdita di denaro.
Si scommetteva sul fantino, che poteva diventare
estremamente famoso. C’erano anche
scommesse sui combattimenti dei gladiatori,
vere e proprie star dell’epoca.
I romani credevano che esistesse una dea chiamata Fortuna.
Essi dovevano di conseguenza giocare d’azzardo solo nei giorni fasti 4
, pregare, e fare
sacrifici agli Dei giusti.
Gli inizi
Il gioco d’azzardo risale agli inizi dell’umanità. Si
presume che il suo scopo fosse quello di conoscere il
volere divino.
I primi dadi sono stati rinvenuti in Cina, e risalgono a più
di 5000 anni fa; comunque ci sono state scoperte
relative al gioco d’azzardo a partire dal 4000 a.C. anche
in Egitto, India e Giappone. Il dado era fabbricato in
modo primitivo: con ossa di pecora, cervo e animali di
analoga grandezza. Notevoli ritrovamenti di dadi sono stati attribuiti ai Sumeri, agli
Assiri e ai Babilonesi.
Il fascino del gioco d’azzardo ha sempre attratto tutti i popoli del mondo. Si può quindi
pensare d’interpretare la vita quotidiana dell’uomo preistorico come un continuo
gioco d’azzardo contro la natura, e avendo come posta estrema la vita.
Col passare del tempo si è cominciato a utilizzarlo per ragioni più laiche, quindi più
vicine alla vita quotidiana.
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