domenica 26 luglio 2015

Grecia e Roma

Già tra i Greci troviamo i primi segni di gioco d’azzardo utilizzato in modo eccessivo. All’epoca dei Romani, il gioco era proibito per ragioni di ordine pubblico; la sera però le bettole romane chiudevano e si trasformavano in bische 1 . 1 Luogo nel quale si gioca d’azzardo clandestinamente Nicola Tosi – Mattia Bernasconi – Giuliano Poggi Pagina 2 di 15 Era però legale scommettere. Si puntavano i sesterzi 2 sulle corse di bighe3 e di quadrighe. Queste corse provocavano vere e proprie sommosse. Inoltre davano origine a private disperazioni causate dalla perdita di denaro. Si scommetteva sul fantino, che poteva diventare estremamente famoso. C’erano anche scommesse sui combattimenti dei gladiatori, vere e proprie star dell’epoca. I romani credevano che esistesse una dea chiamata Fortuna. Essi dovevano di conseguenza giocare d’azzardo solo nei giorni fasti 4 , pregare, e fare sacrifici agli Dei giusti.

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